giovedì 1 ottobre 2015

Monthly Recap #September

Ciao a tutti miei cari lettori :)
Oggi è il primo ottobre, e incredibilmente, non sono in ritardo, ma anzi, in un tempismo perfetto, per farvi la Monthly Recap di questo settembre, ovvero per descrivervi brevemente quali libri ho letto in questo mese e che sensazioni mi hanno lasciato..lo so che ho barbinamente saltato agosto, ma ho avuto vari problemi come vi ho già scritto in un post precedente, e recuperarlo ora non avrebbe molto senso...ma ciancio le bande, cominciamo pure (altrimenti arriviamo a novembre..)


Il primo libro letto a settembre è stato Su con la vita, Charlie Brown! di Abraham J. Twerski.
Devo dire che mi ha entusiasmato moltissimo: ovviamente le cose che dice l'autore, le strategie per affrontare i nostri piccoli momenti no o le nostre depressioni sono assolutamente conosciute e strasentite, d'altronde penso sia abbastanza chiaro anche al più sprovveduto che se sei triste, l'unica cosa da non fare è buttarsi sotto le coperte e piangersi addosso, eppure lo psichiatra Twerski (che pare essere famosissimo ma che io non conoscevo affatto) ci dà tanti piccoli consigli e spiegazioni in un modo così schietto, sincero e chiaro, aiutandosi e appoggiandosi alle vignette dei Peanuts, che per il lettore sarà impossibile, non dico non applicarli, ma almeno non rifletterci su e riportarvi il pensiero anche nei momenti più difficili. Lo straconsiglio in particolare a tutti quelli che stanno affrontando un momento nero, ma anche, perché no, anche a chi semplicemente vuole vedere in modo più roseo la vita.
Secondo libro, o graphic novel per essere più precisi, settembrino è stato Dimentica il mio nome di Zerocalcare (qui il suo sito). Che cosa dire? Come prima graphic novel della mia vita è andata decisamente bene, la storia mi ha talmente colpito e appassionato che l'ho finito in un pomeriggio. In bilico tra realtà, metafora e fantasia, il fumettista romano (siamo anche concittadini eheh), descrive un retroscena un po' oscuro della sua famiglia, non riducendolo a banale storia d'intrattenimento, ma inserendoci anche, tante tante considerazioni sulla vita, su Roma, sulla storia, che riescono a colpire il lettore facendolo riflettere, e tutto questo senza scadere nel moralismo (cosa difficilissima visto e considerando i temi trattati). Non ho letto null'altro di suo, ma sono decisissima a voler recuperare tutti i suoi altri volumi, anche se questo vorrà dire dar fondo al portafoglio, visto che costano tutti abbastanza (che poi considerando il lavoro che c'è dietro non è nemmeno tanto, però per una poraccia come me...). Anzi, ne approfitto per segnalarvi l'uscita della sua nuova raccolta: L'Elenco Telefonico degli Accolli che è uscita proprio oggi e che Zero presenterà a Roma nella Feltrinelli di Via Appia il 6 ottobre (dove probabilmente ci sarò anche io a sfidare la fila disumana generata dalla ricerca spasmodica di un suo autografo (nemmeno Gesù e i suoi miracoli facevano tanta gola, devo ammetterlo ahah).
Terzo libro che ho (ri)letto questo mese è stato Parlare a vanvera della mia ormai amata Bianca Pitzorno. Questo qui lo avevo recuperato parecchio tempo fa su Bookmooch, perché ricordavo di averlo letto e amato tantissimo nella mia infanzia, poi, una volta sopraggiunto il maledetto blocco del lettore, ho pensato di ''rispolverarlo'' per aiutarmi nel superare questo momento di crisi che è l'incubo di ogni book-addicted. Il blocco non è passato, lo ammetto, ma la lettura è stata comunque piacevole e mi ha confermato ancora una volta la bravura di questa scrittrice, della quale, ne sono fermamente decisa, devo recuperare tutto tuttissimo (anzi se avete qualche suggerimento dite pure). Nel libro sono raccontate storie piuttosto inverosimili di come si siano venuti a creare determinati modi di dire, come appunto il ''Parlare a Vanvera'' del titolo, il ''Mangiare la foglia'', il ''Piangere a dirotto'' etc..
Consigliatissimo a tutti: sia alle mamme/papà che vogliono leggere storie leggere ma di qualità (detta così sembra che sto parlando di un formaggio ahah) sia a chi, pur essendo cresciuto, vuole tornare per un momento a cullarsi nell'ingenuità dell'infanzia.
Con Ultimo viene il corvo  finiscono i libri letti in questo mese di settembre (anche se in realtà mi mancano ancora un paio di racconti) ma continua il mio progetto Calvino, per il quale voglio leggere tutti i libri di quello che è uno dei capisaldi della letteratura moderna italiana in ordine di scrittura. Questo è il secondo pubblicato, una raccolta di racconti in cui i protagonisti sono italiani che hanno vissuto, subito, combattuto la Seconda Guerra Mondiale, specialmente partigiani e popolo. Devo dire che non è stato un libro leggero, e se Calvino in generale non è una passeggiata, questi primi suoi scritti decisamente non si lasciano leggere facilmente, anzi, a volte possono risultare noiosi, altre volte troppo crudi, altre volte ancora apparentemente senza un fine (che invece hanno, ma è troppo complicato da riconoscere subito). Senza dubbio è questo il motivo per cui non sono molto conosciuti o comunque non è il suo libro più famoso, ma sono decisamente contenta d'averlo letto, e non vedo l'ora di scoprire quale sarà il prossimo capolavoro da affrontare.


Che altro dire? Queste sono state le mie letture di settembre, cosa ne pensate? E le vostre? Come al solito sarei contentissima di avere un vostro commento sotto questo mio post, me lo lasciate?
Un bacione grande.
Eu

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